Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 12 del 16 gennaio 2024, il D. Lgs. dicembre 2023, n. 224, recante l’adeguamento della normativa italiana alle disposizioni del Regolamento (UE) 2021/23, relativo a un quadro di risanamento e risoluzione delle controparti centrali (CCP).
Si definiscono controparti centrali (CCP) ai fini del Regolamento, in particolare, le controparti centrali in relazione alla quale è avviata un’azione di risoluzione, ovvero l’applicazione di uno o più strumenti di risoluzione di cui al titolo V, capo III del regolamento (UE) 2021/23.
Il Decreto si applica alle controparti centrali con sede legale in Italia.
In sintesi, il Decreto:
- Indica Banca d’Italia quale unica autorità di risoluzione nei confronti delle controparti centrali con sede legale in Italia;
- Indica il Ministro dell’economia e delle finanze quale Ministro designato ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 8, del regolamento (UE) 2021/23;
- Banca d’Italia, Consob ed il Ministero dell’economia e delle finanze dovranno concordare le modalità per la tempestiva condivisione delle informazioni, al fine di garantire efficacia ed efficienza della gestione delle crisi;
- Chiarisce quando una controparte centrale è considerata in dissesto ai fini di cui all’art. 22, paragrafo 1, lettera a), del Regolamento (UE) 2021/23;
- Esplicita il contenuto del provvedimento con cui la Banca d’Italia dispone l’avvio della risoluzione, che dovrà contenere:
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- i presupposti per l’avvio della risoluzione;
- il programma di risoluzione, ove sono individuati gli strumenti di risoluzione che la Banca d’Italia intende adottare nei confronti della CCP;
- Le modalità di attuazione del programma di risoluzione;
- Le indicazioni circa l’utilizzo dello strumento della CCP-ponte previsto dall’art. 42 Regolamento
Banca d’Italia e Consob dovranno emanare disposizioni di attuazione del Decreto sul risanamento ed alla risoluzione delle CCP entro centottanta giorni dall’entrata in vigore dello stesso, prevista il 31 gennaio 2024.