L’EIOPA ha posto in pubblica consultazione un documento sul trattamento prudenziale dei rischi di sostenibilità per le imprese di assicurazione.
In particolare, evidenzia l’EIOPA, in quanto investitori di lungo termine e gestori del rischio della società, le imprese di assicurazione hanno un ruolo centrale nella promozione della finanza sostenibile.
Poiché i rischi di sostenibilità possono avere implicazioni rilevanti sulle attività di investimento e di sottoscrizione delle imprese di assicurazione, l’EIOPA ritiene importante garantire che la Direttiva 2009/138/CE (Solvency II) – in quanto quadro di riferimento basato sul rischio – rifletta adeguatamente i rischi di sostenibilità.
L’EIOPA sta pertanto adottando un approccio graduale per valutare se sia giustificato un trattamento prudenziale specifico per le attività e gli attivi associati a obiettivi ambientali o sociali nell’ambito di Solvency II.
Il documento di discussione delinea l’ambito, le metodologie e le fonti di dati previsti per tale valutazione e si concentra su tre aree di analisi distinte:
- Attività ed esposizioni al rischio di transizione: questa prima area riguarda gli investimenti delle imprese di assicurazione e propone delle metodologie per valutare come i rischi derivanti dalla transizione verso un’economia a minore emissione di CO2 potrebbero potenzialmente avere un impatto sui rischi prudenziali legati ad azioni, obbligazioni ed immobili.
- Rischio di sottoscrizione e adattamento ai cambiamenti climatici: la seconda area di analisi si concentra sulle assicurazioni non vita ed esamina il potenziale effetto delle misure di adattamento ai cambiamenti climatici sul rischio di sottoscrizione e sulle relative esposizioni alle perdite da una prospettiva prudenziale.
- Rischi e obiettivi sociali: la terza area analizza come i rischi sociali o i danni agli obiettivi sociali possano tradursi in rischi prudenziali e valuta il corrispondente trattamento prudenziale nei requisiti di governance, gestione del rischio, rendicontazione e comunicazione.
La consultazione avrà termine il 5 marzo 2023.