Il Financial Stability Board (FSB) ha pubblicato oggi un bilancio delle iniziative delle autorità finanziarie dei suoi membri relative all’identificazione e alla valutazione dei rischi finanziari legati alla natura.
Il bilancio, che sarà consegnato alla riunione del 25-26 luglio dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali del G20, descrive non solo le iniziative di vigilanza e regolamentazione, ma anche il lavoro analitico delle banche centrali e delle autorità di vigilanza per stabilire se e come il degrado della natura, compresa la perdita di biodiversità, costituisca un rischio finanziario.
In sintesi:
- Le autorità finanziarie si trovano in fasi diverse di valutazione della rilevanza della perdita di biodiversità e di altri rischi legati alla natura come rischio finanziario, con approcci diversi, in parte dovuti a mandati diversi; alcune autorità hanno già concluso che esiste un rischio finanziario rilevante, mentre altre sono ancora nella fase di monitoraggio del lavoro internazionale sulla questione; alcune autorità hanno deciso di non lavorare su questo tema, a causa delle carenze di dati e della necessità di dare sufficiente priorità ai rischi climatici (dove la riflessione analitica e i dati sono ulteriormente sviluppati)
- Le autorità finanziarie che stanno analizzando la questione classificano i rischi legati alla natura negli stessi due tipi di rischi tipicamente utilizzati nell’analisi dei rischi finanziari legati al clima: rischi fisici e di transizione; il lavoro svolto finora dalle autorità indica che le istituzioni finanziarie si trovano ad affrontare grandi esposizioni al rischio fisico attraverso i loro investimenti e le loro attività di finanziamento, ma che il lavoro analitico deve essere ulteriormente sviluppato, per tradurre meglio le stime delle esposizioni finanziarie in misure di rischio; le autorità riconoscono le forti connessioni tra il rischio climatico e la natura, e che è necessario fare di più per sviluppare un approccio più olistico che consideri le interdipendenze tra i rischi finanziari legati al clima e alla natura
- Anche il lavoro di regolamentazione e vigilanza è in fase iniziale a livello globale e gli approcci differiscono notevolmente tra le varie giurisdizioni e istituzioni; tuttavia, alcune autorità dei mercati emergenti e delle economie avanzate hanno già avviato iniziative di regolamentazione e vigilanza: il rapporto evidenzia esempi di approcci adottati da organizzazioni e autorità internazionali; è generalmente riconosciuta la necessità di maggiori competenze nella comunità di vigilanza, nelle banche centrali e nel settore privato per comprendere e, ove necessario, affrontare i rischi legati alla natura.