La Banca d’Italia ha comunicato che manterrà il coefficiente della riserva di capitale anticiclica allo zero per cento per il primo trimestre del 2022.
Nel terzo trimestre del 2021 il rapporto tra credito e PIL è diminuito. Lo scostamento dal trend di lungo periodo del rapporto tra credito totale e PIL (credit-to-GDP gap) è risultato negativo per circa cinque punti percentuali se calcolato in base alla metodologia sviluppata dalla Banca ‘Italia. Indicazioni analoghe provengono dal rapporto tra credito bancario e PIL.
La dinamica del credit-to-GDP gap è stata condizionata dal sostenuto aumento del prodotto al denominatore. Inoltre, il credito al settore privato ha rallentato, risentendo principalmente dell’indebolimento della domanda di prestiti da parte delle imprese in connessione con il miglioramento della redditività e con le elevate disponibilità liquide.
Gli altri indicatori segnalano un miglioramento della condizione macro-finanziaria dell’economia italiana. L’incidenza dei prestiti deteriorati è diminuita per le imprese, principalmente in relazione a operazioni di cessione realizzate nel trimestre, mentre è rimasta stabile per le famiglie; il tasso di disoccupazione, in lieve calo per la diminuzione delle persone in cerca di lavoro a seguito dell’aumento degli occupati, si conferma al di sotto del livello precedente la pandemia; i prezzi delle abitazioni in termini reali sono risultati in aumento.