La Commissione europea ha approvato i piani di risoluzione di Banca Marche, Banca Etruria, Carife e Carichieti, previsti dal Governo italiano nel decreto salva-banche approvato dal Consiglio dei Ministri di domenica 22 novembre 2015.
Nel farlo la Commissione Europea ha giudicato i piani di risoluzione della suddette banche conformi alle norme UE in materia di aiuti di stato.
In particolare la Commissione ha considerato che il piano italiano di ricorrere al fondo di risoluzione nazionale minimizza la necessità di aiuti di stato senza falsare indebitamente la concorrenza, preservando la stabilità finanziaria. I depositi rimarranno interamente protetti.
Secondo la Commissaria europea per la Concorrenza Margrethe Vestager “Le decisioni della Commissione consentono l’uscita ordinata delle banche, riducendo al minimo l’uso dei fondi pubblici e le distorsioni della concorrenza derivanti dalle misure. È’ cruciale che siano azionisti e creditori subordinati a farsi carico dei costi e delle perdite dei fallimenti bancari piuttosto che i contribuenti. Accolgo inoltre la decisione dell’Italia di usare gli strumenti di risoluzione bancaria per la prima volta in Italia, in modo di far fronte alla situazione di queste banche dissestate preservando la stabilità finanziaria.”