La Commissione Europea ha presentato una Proposta di Regolamento in materia di assicurazione dei depositi effettuati dai risparmiatori presso gli enti creditizi. A tal fine, la Proposta di Regolamento contiene possibili emendamenti al Regolamento (UE) n. 806/2014 che fissa norme e una procedura uniformi per la risoluzione degli enti creditizi e di talune imprese di investimento nel quadro del meccanismo di risoluzione unico e del fondo di risoluzione unico.
Lo Schema Europeo di Assicurazione dei Depositi (European Deposit Insurance Scheme) si pone, nella visione della Commissione, come terzo pilastro dell’Unione Bancaria europea, affiancando – non sostituendo – i sistemi nazionali di garanzia dei depositi attualmente in essere. I cittadini beneficerebbero, dunque, di un sistema di garanzia pienamente armonizzato dalla legislazione dell’Unione Europea.
Lo sviluppo dello Schema Europeo di Assicurazione dei Depositi avverrebbe, gradualmente, in tre fasi:
- la ri-assicurazione dei fondi nazionali di garanzia dei depositi (luglio 2017 – luglio 2019);
- la co-assicurazione dei fondi nazionali di garanzia dei depositi (luglio 2019 – luglio 2024); e
- la presenza di un onnicomprensivo Schema Europeo di Assicurazione dei Depositi, volto ad assicurare l’intero ammontare dei fondi nazionali di garanzia dei depositi (dal luglio del 2024).
La Proposta di Regolamento contiene, dunque, uno strumento volto ad assicurare la presenza di un minor rischio per gli enti creditizi e di una maggior tutela per i consumatori.
Lo Schema dovrebbe trovare applicazione obbligatoria con riferimento agli istituti bancari sottoposti al Meccanismo Unico di Vigilanza, ma sarebbe accessibile anche alle banche di altri Paesi Membri intenzionati ad accedere all’Unione Bancaria.
La Proposta di Regolamento, basata, fra l’altro, sul Report dei Cinque Presidenti dello scorso giugno 2015, è affiancata da una Comunicazione della Commissione, in cui l’Istituzione delinea le misure che potranno essere prese al fine di ridurre i rischi del sistema bancario.