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Settimana negativa per i mercati: oltre al comparto bancario scendono i titoli industriali

7 Maggio 2012

Consultique

Situazione di mercato

07.05.2012 – Settimana negativa per i mercati internazionali che chiudono con pesanti flessioni, pur avendo iniziato l’ottava con buone prospettive. In realtà gli indici hanno realizzato un percorso di ribasso e di debolezza che solo momentaneamente ha visto qualche rimbalzo momentaneo, per poi concludersi in vendite abbastanza generalizzate.

Non è stato, infatti, solo il comparto bancario ad appesantire i bilanci negativi degli indici e questo è confermato dai ribassi anche di panieri poco finanziari come il Dax o più resistenti come l’S&P 500. Vendite hanno infatti toccato anche i titoli industriali, interessati più che altro dal dato dell’indice dei non farm payrolls, ossia la misurazione della variazione dei salariati non agricoli dell’ultimo mese, che si è dimostrata largamente deludente. Rispetto, infatti, ai 170.000 occupati in più che si prevedevano, sono stati creati soltanto 115.000 posti di lavoro non agricoli. A poco è servito per risollevare l’umore degli operatori il dato di disoccupazione che eppure è uscito in diminuzione, attestandosi all’8,1%. In generale si è visto uno scarico dei portafogli di intensità significativo, se paragonato a quanto visto almeno in questa prima parte dell’anno. Nel corso dell’ottava si era avuto un altro dato negativo, quello dell'Institute for Supply Management, che ha comunicato un indice ISM non manifatturiero attestatosi nel mese di aprile a 53,5 punti dai 56,0 del mese precedente. Il dato e' peggiore delle previsioni degli economisti (55,5 punti). In calo anche il dato di produttività del primo trimestre, in flessione dello 0,5% e comunque in linea con le previsioni. Difficile dire se le vendite sono state un momento negativo superabile da parte degli indici già nella prossima ottava, certamente non hanno giovato le parole del presidente della BCE che non ha nemmeno preso in considerazione l’ipotesi di un taglio dei tassi, puntualizzando anche che lo scenario economico resta soggetto a rischi di ribasso, con una prevalente incertezza dimostrata dagli ultimi dati economici. Da parte della BCE, insomma, non sono giunte parole che facciano pensare a qualche nuova mossa di supporto all’economia e al credito. Il mercato forse ha bisogno di nuova benzina per spingersi più in là di dove è giunto.

Outlook tecnico

Da un punto di vista tecnico è mancata, nell’ottava uscente, la conferma del bel movimento al rialzo espresso dagli indici nell’ultima settimana. Se si fosse avuta una continuazione della tendenza positiva, certamente la configurazione tecnica avrebbe lasciato pochi dubbi su un trend favorevole. Il ribasso degli indici, invece, ha riportato incertezza tra gli operatori, con un outlook tutto da verificare. In primo luogo, va monitorata quota 1370 dell’S&P 500, quota importante per evitare approfondimenti ribassisti. Europa e panieri “finanziari”, in generale, potrebbero amplificare le fasi negative. Maggiore resistenza si nota tra gli emergenti e, in ambito settoriale, sui comparti merceologici “consumer staples”.

 

 

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