L’emergenza Covid-19 ha fortemente inciso sulle dinamiche del mercato finanziario provocando, nei giorni immediatamente successivi ai provvedimenti di lockdown estesisi progressivamente su scala globale, profonde incertezze nelle condotte degli investitori riflesse nella instabilità dei prezzi di negoziazione degli strumenti finanziari, accendendo, non solo in Europa, il dibattito sulla opportunità di una misura drastica di shut down anche dei mercati regolamentati.
Al fine di contenere la volatilità dei mercati e la spirale ribassista sui prezzi delle partecipazioni azionarie, in linea con la prospettiva regolatoria adottata durante le crisi dei mercati finanziari del 2008, l’attenzione delle autorità di vigilanza si è diretta sulle operazioni di short-selling. In particolare, sulla considerazione che le vendite allo scoperto enfatizzano la discesa dei prezzi di mercato e minano la fiducia degli investitori, le autorità di vigilanza europee hanno esercitato i poteri, previsti nel Regolamento Short Selling, di adottare temporanee misure vuoi di rafforzamento della trasparenza vuoi restrittive in materia di posizioni nette corte.
[….]
Leggi il contributo completo pubblicato nella Rivista di Diritto Bancario (clicca qui)