Il Consiglio dei Ministri riunitosi giovedì 7 febbraio 2019 ha approvato in esame preliminare il decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2017/828 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 maggio 2017 (Shareholder Rights Directive, SHRD II), che modifica la direttiva 2007/36/CE (SHRD), introducendo nuove misure volte a incoraggiare l’impegno a lungo termine degli azionisti.
Come si legge nel comunicato stampa del Governo, la Direttiva è volta a migliorare la governance delle società quotate, rafforzandone così la competitività e la sostenibilità a lungo termine, in particolare tramite un maggiore e più consapevole coinvolgimento e impegno degli azionisti nel governo societario, nel medio e lungo termine, e la facilitazione dell’esercizio dei diritti degli stessi.
Inoltre, al fine di favorire il controllo degli azionisti sulle operazioni con parti correlate (quindi a rischio insider) e limitare pertanto il rischio di fenomeni espropriativi realizzati con tali operazioni, la Direttiva ha introdotto specifiche previsioni volte ad assicurare un’informativa tempestiva e adeguati presìdi di tutela nel processo di deliberazione di tali operazioni.
Per una prima analisi delle novità si rinvia all’articolo già pubblicato su questa rivista dal Prof. Paolo Valensise (cfr. contenuti correlati).