Il Consiglio dei Ministri riunitosi il 30 Aprile 2012 ha fra l’altro esaminato lo schema del nuovo decreto legislativo di recepimento della Direttiva 2010/78/UE del 24 novembre 2010, relativa ai poteri dell’Autorità europea di vigilanza (Autorità bancaria europea), dell’Autorità europea di vigilanza (Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali) e dell’Autorità europea di vigilanza (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati).
Come si legge nel primo considerando della Direttiva, la crisi finanziaria del 2007 e del 2008 ha evidenziato una serie di lacune nella vigilanza finanziaria, sia in casi specifici che in relazione al sistema finanziario nel suo complesso.
Per tale motivo, nel novembre 2008, la Commissione europea ha incaricato un gruppo di esperti di formulare delle raccomandazioni su come rafforzare i meccanismi di vigilanza europei al fine di proteggere i cittadini in modo più efficace e ripristinare la fiducia nel sistema finanziario.
Nella propria relazione conclusiva (cd. “relazione Larosière”) il gruppo di esperti ha raccomandato, in una logica di rafforzamento del quadro di vigilanza, di creare un Sistema europeo delle autorità di vigilanza finanziaria (SEVIF), comprendente tre autorità europee di vigilanza (AEV), una per il settore bancario, una per il settore degli strumenti finanziari e una per il settore delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali, e ha raccomandato l’istituzione di un Consiglio europeo per il rischio sistemico.
Lo schema di decreto legislativo discusso dal Consiglio dei Ministri dà attuazione alla direttiva comunitaria, introducendo le modifiche necessarie alla legislazione nazionale. Secondo il Governo, l’entrata in vigore delle nuove norme consentirà di migliorare il funzionamento del mercato interno, garantirà maggiori protezioni per i depositanti, gli investitori e i beneficiari, manterrà la stabilità e sostenibilità del sistema finanziario e rafforzerà il coordinamento internazionale in materia di vigilanza.