Il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze, nell’ambito dell’attuazione della riforma del sistema delle partecipazioni pubbliche, ha adottato una direttiva sulla separazione contabile.
La direttiva definisce le regole per la rendicontazione delle voci economiche e patrimoniali delle società a controllo pubblico che svolgono attività economiche protette da diritti speciali o esclusivi, insieme ad altre attività svolte in regime di economia di mercato.
Per garantire che non vi siano trasferimenti di risorse dalle attività economiche di interesse generale a quelle svolte in contesti di mercato concorrenziale, tali società sono tenute ad adottare e mantenere un sistema di contabilità analitica – su cui è chiamato ad esprimere un giudizio di conformità il soggetto incaricato della revisione legale dei conti – idoneo a rilevare le poste patrimoniali ed economiche, in maniera separata e distinta, per singole attività economiche e comparti (quello della produzione protetta e quello della produzione in economia di mercato). Esse dovranno anche rendere pubbliche le risultanze relative al comparto della produzione protetta da diritti speciali o esclusivi, contestualmente ai documenti e agli allegati dei bilanci.
La direttiva si applica con riferimento agli elementi contabili dei bilanci relativi agli esercizi successivi a quello in corso al 31 dicembre 2019.