La Commissione europea ha pubblicato una proposta di Direttiva che stabilisce norme per prevenire l’uso improprio di società di comodo a fini fiscali e che modifica la direttiva 2011/16/UE relativa alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale.
In particolare, evidenzia la Commissione, sebbene negli ultimi anni siano stati compiuti importanti progressi in questo settore, in particolare con l’adozione della direttiva anti-elusione (ATAD) e l’ampliamento del campo di applicazione della direttiva sulla cooperazione amministrativa (DAC), le società di comodo continuano a rappresentare un rischio per l’utilizzo a fini fiscali impropri, come l’evasione e l’elusione fiscali.
Al fine di combattere tali pratiche, che incidono direttamente sul funzionamento del mercato interno, la presente Direttiva stabilisce norme antielusione ed evasione fiscale coordinate a livello europeo.
Infatti, gli strumenti fiscali esistenti a livello dell’UE non contengono, disposizioni esplicite applicabili alle società di comodo, ossia soggetti che non svolgono alcuna attività economica effettiva, anche se presumibilmente vi sono impegnate e che possono essere utilizzate impropriamente a fini di elusione o evasione fiscale.