Il Consiglio UE ha adottato oggi due direttive che modificano la Direttiva Solvency II, e che introducono nuove norme in materia di risanamento e risoluzione delle imprese di assicurazione (IRRD).
L’adozione, da parte del Consiglio UE, della proposta della Commissione, fa seguito a un accordo raggiunto con il Parlamento europeo, in prima lettura, nell’ambito della procedura di codecisione.
Le due Direttive approvate dal Consiglio sono le seguenti:
- Direttiva che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione delle imprese di assicurazione e di riassicurazione e che modifica le Direttive 2002/47/CE, 2004/25/CE, 2007/36/CE, 2014/59/UE e (UE) 2017/1132 e i Regolamenti (UE) n. 1094/2010, (UE) n. 648/2012, (UE) n. 806/2014 e (UE) 2017/1129
- Direttiva che modifica la Direttiva 2009/138/CE (Solvency II), per quanto concerne la proporzionalità, la qualità della vigilanza, l’informativa, le misure relative alle garanzie a lungo termine, gli strumenti macroprudenziali, i rischi di sostenibilità e la vigilanza transfrontaliera e di gruppo, e le Direttive 2002/87/CE e 2013/34/UE
Le nuove norme, relative alla Direttiva Solvency II, sono volte, nell’auspicio del Consiglio:
- a rafforzare il ruolo del settore assicurativo e riassicurativo nel fornire fonti di investimento private a lungo termine alle imprese europee
- a rendere il settore più resiliente e preparato alle sfide future al fine di proteggere meglio i contraenti.
Il settore assicurativo contribuirà quindi ad approfondire l’unione dei mercati dei capitali, finanziando le transizioni verde e digitale e stimolando la crescita economica dell’Europa.
L’obiettivo della nuova direttiva sul risanamento e la risoluzione delle imprese di assicurazione (IRRD), invece, è quello fare in modo che gli assicuratori e le autorità competenti nell’UE siano meglio preparati nelle situazioni di grave difficoltà finanziaria, in modo che le autorità possano intervenire precocemente e rapidamente, anche a livello transfrontaliero.
Le nuove norme, nell’auspicio di Consiglio e Parlamento UE, sono volte a meglio proteggere i contraenti, riducendo allo stesso tempo al minimo le ripercussioni sull’economia e sul sistema finanziario, e ad evitare il ricorso al denaro dei contribuenti.
Le direttive saranno a breve pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entreranno in vigore 20 giorni dopo; si applicheranno quindi due anni dopo l’entrata in vigore.