Gli “ultimate forward rates” (UFRs) per calcolare le strutture dei tassi a termine su strumenti privi di rischio ai sensi di Solvency II, ed in particolare l’UFR del 4.2% per le obbligazioni denominate in Euro, rimarrà invariato fino alla fine del 2016.
EIOPA al momento sta rivedendo la metodologia per calcolare gli UFR, che comporterà una consultazione pubblica nel 2016. EIOPA intende decidere sugli esiti della revisione e su come e quando implementarla a settembre 2016. Non si intende cambiare gli UFR attualmente utilizzati fino alla fine del 2016 al fine di assicurare la stabilità del quadro di implementazione di Solvency II.
Background
Le strutture dei tassi a termine su strumenti privi di rischio sono utilizzate da assicuratori e riassicuratori per scontare le riserve tecniche appostate per far fronte alle proprie obbligazioni ai sensi di Solvency II. Gli UFR sono parametri rilevanti per determinare i tassi che non sono direttamente calcolati sulla base dei tassi di mercato ma necessitano di essere estrapolati da altri fattori. Ad esempio, per le obbligazioni denominate in euro, gli UFR influenzano i tassi relativamente agli strumenti che matureranno in un periodo superiore ai 20 anni.
Le regolamentazione delegate di Solvency II richiede che gli UFR tengano in considerazione le attese dei tassi sul lungo periodo e l’inflazione attesa. Per la maggior parte delle valute, incluso l’euro, sono al momento fissati al 4.2% quale somma di queste due componenti: il tasso sul lungo periodo derivante dalle medie dei tassi storici (2.2%) e il tasso di inflazione basato in particolare sull’obiettivo di inflazione fissato dalla Banca Centrale Europea (2%).