Il CNDCEC (Consiglio nazionale Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili), congiuntamente alla FNC (Fondazione Nazionale Commercialisti), hanno pubblicato un documento di ricerca che esamina come la crescente importanza della sostenibilità stia modificando le dinamiche economiche, le competenze e i ruoli necessari per le imprese e i professionisti.
Questa trasformazione è guidata dalle recenti normative europee, come la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e la Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR), che mirano ad aumentare la trasparenza e la responsabilità sui temi ESG (ambientali, sociali e di governance).
Tali regolamenti richiedono che le aziende integrino la sostenibilità nei loro processi, influenzando in modo significativo soprattutto le piccole e medie imprese (PMI), che ora si trovano a dover rispondere agli standard di sostenibilità delle grandi imprese e delle catene di valore globali.
Il documento esplora il concetto di sostenibilità sotto due prospettive principali:
- quella delle aziende, che si trovano ad affrontare una pressione normativa crescente: la compliance richiede loro di valutare attentamente i rischi e le opportunità legate agli aspetti ESG, non solo per adempiere agli obblighi legali, ma anche per rispondere a un’etica dei comportamenti che diventa sempre più centrale nelle strategie aziendali; in tale contesto, il rischio di non conformità può tradursi in svantaggi competitivi, mentre la gestione proattiva dei temi ESG può diventare una leva di competitività e continuità
- quella dei professionisti, il cui ruolo si evolve per rispondere alle esigenze delle aziende in transizione verso modelli di business sostenibili: lo studio evidenzia in particolare l’importanza di sviluppare competenze trasversali, al fine di supportare le imprese nella gestione dei rischi ESG e nell’adozione di strumenti innovativi di governance; tra le competenze richieste emergono in particolare le c.d. soft skill, come la capacità di gestire la complessità e di supportare il cambiamento culturale nelle organizzazioni.
L’analisi del documento suggerisce che la sostenibilità non debba essere considerata solo una questione di conformità, ma un’opportunità per ripensare strategicamente il modelli di business in una prospettiva di lungo periodo.
Ciò richiede un approccio olistico, in cui la governance svolge un ruolo fondamentale, non solo per il rispetto delle normative, ma anche per promuovere una cultura aziendale orientata alla sostenibilità: i professionisti devono pertanto essere in grado di comprendere e integrare i fattori ESG nei processi decisionali e di reporting, garantendo così un allineamento strategico tra scelte aziendali e valori sociali.
In conclusione, il documento enfatizza la necessità di integrare competenze tecniche e sensibilità etica in un quadro di sostenibilità che coinvolge tutte le funzioni aziendali, rendendo indispensabile l’adozione di un approccio integrato volto a favorire la crescita sostenibile e la creazione di valore condiviso.