Assonime ha pubblicato il rapporto sul ruolo del consiglio di amministrazione nel contesto della sostenibilità e della digitalizzazione.
In particolare, evidenzia Assonime, sostenibilità e digitalizzazione rappresentano fattori di cambiamento culturale e operativo, che impattano su tutto il mondo delle imprese, indipendentemente dalla natura e dalle dimensione delle stesse, con nuovi compiti e responsabilità per l’organo amministrativo.
Il rapporto analizza gli l’impatto di questa evoluzione sul consiglio di amministrazione con riferimento al ruolo, ai compiti, alla composizione, al funzionamento e alle responsabilità, tracciandone le principali linee evolutive.
Il rapporto si divide in tre parti:
- Sostenibilità – mediante un’analisi della normativa e delle prassi vigenti, anche alla luce delle novità introdotte a livello europeo sulla rendicontazione e due diligence di sostenibilità, vengono individuati gli impatti sulla funzione amministrativa, sulla governance dell’impresa e sulle competenze degli amministratori.
- Digitalizzazione – Il rapporto, dopo una breve analisi svolge degli strumenti digitali e del loro possibile utilizzo nella gestione dell’impresa, fornisce alcune indicazioni sulle opportunità e sui rischi legati all’impiego delle nuove tecnologie nell’esercizio delle funzioni di amministrazione, con particolare riferimento ai nuovi doveri e alle competenze che dovranno avere gli amministratori.
- Legame complementare tra i due profili evolutivi – Il rapporto presenta alcune possibili linee di sviluppo per facilitare la transizione per una gestione sostenibile e digitale.
Un ultimo aspetto esaminato nel rapporto attiene al profilo della responsabilità degli amministratori con riguardo alle scelte di sostenibilità e digitalizzazione.
In entrambi gli ambiti può ritenersi operante il principio della Business Judgment Rule combinato con il principio dell’adeguatezza degli assetti organizzativi:
- l’attività di ponderazione e bilanciamento degli interessi prevede un’ampia libertà discrezionale nella scelta di merito che consegue, con la facoltà di sindacare esclusivamente sulle modalità attraverso le quali la scelta è stata assunta. Ciò comporta la necessità di prevedere la massima attenzione sul metodo posto alla base della ricognizione, ponderazione e valutazione degli interessi;
- anche le decisioni in materia di utilizzo delle nuove tecnologie ricadono nell’area di applicazione della Business Judgment Rule, con il risultato che le stesse possono rappresentare fonte di responsabilità,
- quando, invece, il consiglio di amministrazione non abbia tenuto conto degli impatti in termini di sostenibilità o l’attività d’impresa non sia stata organizzata in modo da ricomprendere gli obblighi di due diligence, i confini della Business Judgment Rule appaiono più incerti, stante che la normativa prevede un percorso guidato rivolto agli amministratori nell’effettuare le scelte organizzative corrispondenti.
Al seguente link è disponibile l’Executive Summary del rapporto.