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Attualità

Spunti dal convegno del 30 settembre 2016 sull’anatocismo e le novitá della Delibera del CICR

12 Ottobre 2016

Gemma Sicoli, Dottoranda di ricerca in diritto civile presso l’Universitá Parthenope di Napoli

Di cosa si parla in questo articolo

Il 30 settembre a Milano in piazza Affari presso il Palazzo Mezzanotte – Borsa Italiana si è tenuto il convegno organizzato da questa Rivista sulle ultime novità in materia di anatocismo introdotte dal decreto del 3 agosto 2016 n. 343.

La sessione della mattina, presieduta dal professor Bruno Inzitari, si aperta con l’intervento del professor Daniele Maffeis, il quale si è anzitutto soffermato sulla relazione tra la disciplina dell’art 120 TUB e quella dell’articolo 1283 cod. civ.. Il relatore ha offerto altresì alcuni interessanti spunti in tema di: autorizzazione all’addebito in conto degli interessi, revoca dell’autorizzazione ed ammissibilità della revoca alla revoca, natura dell’autorizzazione, nonché sulla possibilità per la banca di non addebitare gli interessi in conto in assenza di apposita pattuizione.

L’intervento successivo è stato quello del professor Matteo De Poli il quale, partendo da un breve excursus storico utile per leggere il sistema attuale, ha evidenziato come la nuova disciplina contenuta nella delibera CICR riporti l’attenzione degli studiosi sul valore dell’autonomia privata nell’ambito del diritto bancario, con particolare riguardo all’autorizzazione ed alla sua possibile assimilazione ad altre clausole previste in un contratto standardizzato. Il prof. De Poli si è concentrato poi sul ruolo degli interessi nel TUB, dal quale emerge la scelta del Legislatore di prediligere una loro disciplina contrattuale.

La giornata è proseguita con l’intervento del professor Gioacchino La Rocca, il quale si è occupato del regime transitorio e delle modalità di adeguamento dei contratti in essere, spostando l’attenzione sotto il profilo della trasparenza nei rapporti tra banca e cliente. Parecchio spazio è stato poi dedicato all’analisi di alcune questioni controverse, tra le quali il mancato tempestivo pagamento delle obbligazioni di interessi in assenza di autorizzazione all’addebito in conto, che se non pagati producono interessi di mora.

La mattinata si è chiusa con le considerazioni di sintesi del professor Bruno Inzitari, che ha interloquito con i relatori e con l’aula nel corso dell’intera sessione.

La seconda parte della giornata, coordinata dal professor Aldo Angelo Dolmetta, è iniziata con l’intervento del professor Filippo Sartori, che ha esaminato la disciplina della trasparenza nell’ambito dell’anatocismo bancario. Nel corso dell’intervento, il relatore ha rilevato tra l’altro come un difetto di trasparenza possa portare: nell’ipotesi di una clausola oscura o non comprensibile, alla nullità di protezione ex art 127 TUB; nell’ipotesi invece di carenza di informazioni adeguate nella fase precontrattuale, alla possibilità per il cliente di richiedere il risarcimento del danno precontrattuale.

È seguito l’intervento del dott. Enrico Astuni, Giudice del Tribunale di Torino, il quale si è soffermato sui rischi di elusione del divieto di anatocismo da parte delle banche. In particolare sono state analizzate le ipotesi in cui l’anatocismo, in deroga alla regola generale fissata dalla riforma, presenti cadenze infrannuali anziché annuali. Inoltre, il dott. Astuni ha affrontato l’ipotesi, non contemplata dalla riforma, in cui la banca si trovi nella possibilità di rifiutare l’addebito in conto degli interessi a salvaguardia dell’integrità dei garanti del cliente e del cliente stesso. Infine, di estremo interesse il tema dell’elusione del divieto di anatocismo per il tramite del rinvio alla legge straniera.

Nel terzo intervento del pomeriggio, sulla rilevanza usuraria della clausola di anatocismo, il dott. Roberto Marcelli ha commentato ampiamente la sentenza della Corte di Cassazione n. 12965 del 2016 in materia di usura, avendo anche riguardo alle Istruzioni della Banca d’Italia del 2016.

Nell’ultimo intervento della giornata il professor Dolmetta si è concentrato sull’analisi del principio della c.d. “vicinanza della prova”, di estrema rilevanza nell’ambito del contenzioso tra banca e cliente.

 

Per i prossimi appuntamenti si segnala il convegno, di altissimo profilo, organizzato sempre da questa Rivista per il 20 ottobre a Milano in Palazzo delle Stelline su "Sanzioni e procedimento sanzionatorio Consob e Banca d’Italia". Per maggiori informazioni sul programma e sulle modalità di iscrizione si veda la pagina dedicata indicata tra i contenuti correlati.

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