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Stabilità finanziaria: Banca d’Italia evidenzia significativi miglioramenti nel 2021

23 Novembre 2021
Di cosa si parla in questo articolo

Banca d’Italia ha pubblicato il nuovo rapporto sulla stabilità finanziaria relativo al primo semestre del 2021.

In particolare, evidenzia Banca d’Italia, l’economia globale continua a beneficiare degli effetti della campagna di vaccinazione e delle politiche espansive delle autorità monetarie e fiscali. Segnali di rallentamento sono tuttavia emersi negli ultimi mesi a seguito di rigidità dell’offerta che, insieme all’incremento del prezzo delle materie prime e dei prodotti energetici, stanno determinando anche pressioni sui prezzi più persistenti del previsto; gli effetti sulle aspettative di inflazione a lungo termine sono stati finora di lieve entità.

In Italia i rischi per la stabilità finanziaria sono moderati:

  • persistono vulnerabilità di medio termine collegate soprattutto con la possibilità che la crescita economica, attualmente solida, perda di intensità;
  • i programmi di acquisto di titoli pubblici e privati dell’Eurosistema contribuiscono a mantenere adeguate le condizioni di finanziamento sui mercati, anche nel comparto dei titoli di Stato;
  • gli spread sulle obbligazioni private rimangono su livelli storicamente bassi, sia nel segmento investment grade sia in quello high yield;
  • la progressiva riduzione dei tassi di insolvenza delle imprese, resa possibile dal buon andamento dell’economia, attenua il rischio di bruschi cali dei corsi obbligazionari.
  • prosegue la graduale ripresa del mercato immobiliare;
  • i rischi connessi con la situazione finanziaria delle famiglie restano nel complesso limitati;
  • l’indebitamento, in moderato aumento, rimane basso nel confronto internazionale;
  • la capacità di rimborso dei prestiti è buona, anche grazie ai bassi tassi di interesse; la quota di debito detenuto dai nuclei finanziariamente vulnerabili è relativamente contenuta.
  • la ripresa della redditività, l’abbondante liquidità accumulata nel periodo della pandemia e le favorevoli condizioni di accesso al credito contribuiscono a un significativo miglioramento dei bilanci delle imprese. Grazie alla solida ripresa dell’economia;
  • il tasso di deterioramento dei prestiti è stabile su livelli storicamente contenuti e le dismissioni di crediti deteriorati proseguono;
  • la redditività bancaria è migliorata in misura significativa nella prima metà dell’anno, principalmente per effetto del calo delle rettifiche di valore su crediti.

La progressiva riduzione delle misure pubbliche di sostegno sta avvenendo senza indurre tensioni. Rischi potrebbero derivare da un’evoluzione del quadro economico e della redditività delle aziende meno favorevole di quanto ci si attende al momento.

In prospettiva un fattore di vulnerabilità per gli intermediari può derivare dalla crescente digitalizzazione dei servizi finanziari e dal maggiore ricorso all’esternalizzazione di attività, che aumentano l’esposizione ai rischi cibernetici e a quelli per la continuità operativa.

Il settore assicurativo è tornato alle condizioni pre-pandemia. Nella prima metà del 2021 l’indice di solvibilità medio delle compagnie è ulteriormente salito. La redditività e la raccolta premi sono aumentate grazie al buon andamento del comparto vita.

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