Banca d’Italia ha recentemente pubblicato uno studio sul coinvolgimento delle banche nel business assicurativo e su come ciò influisca sulle pratiche di concessione di mutui ipotecari destinati all’acquisto di immobili residenziali.
In particolare, dall’indagine svolta da Banca d’Italia emerge come i tassi d’interesse praticati dalle banche siano più bassi nei casi in cui le stesse siano coinvolte nel business assicurativo, ad esempio controllando un’impresa assicurativa e distribuendone i prodotti.
Ciò si spiega alla luce delle strategie di cross-selling attuate dagli intermediari: in sintesi, grazie al basso tasso d’interesse applicato dalla banca al prodotto creditizio (nel caso, il mutuo ipotecario, che genera un basso rendimento), il cliente è stimolato ad acquistare dalla stessa anche un prodotto assicurativo (ad esempio una polizza vita, che, invece, genera un alto rendimento).
O, comunque, la stessa banca applica un tasso più basso al mutuo in ragione dell’acquisto del prodotto assicurativo.
Viceversa, un aumento dei tassi di interesse porta ad una maggiore redditività dei mutui per le banche, riducendone la differenza di rendimento rispetto ai prodotti assicurativi.
Di conseguenza, in un contesto economico quale è quello attuale, recentemente caratterizzato da aumento di tassi di interesse, viene meno l’incentivo per le banche ad adottare strategie di cross-selling quali quelle appena esaminate.