Banca d’Italia ha pubblicato un approfondimento sull’impatto della pandemia sull’uso degli strumenti di pagamento in Italia.
Dopo un breve quadro d’insieme sulle tendenze prevalenti prima della diffusione dell’epidemia, viene analizzata la dinamica dei principali indicatori sulle abitudini di pagamento durante le due ondate di contagi che hanno interessato il Paese. Gli effetti sull’industria dei pagamenti sono stimati utilizzando diverse misure di intensità della pandemia, in grado di cogliere l’impatto dei timori di contagio sui comportamenti di famiglie e imprese e quello delle misure di contenimento dell’infezione, che hanno imposto vincoli alla mobilità sociale e alle attività produttive e commerciali.
Le stime mostrano che la pandemia ha incrementato l’uso delle carte rispetto al contante al punto vendita fisico e ha incoraggiato le transazioni tramite tecnologie di pagamento più innovative che favoriscono il distanziamento fisico, come gli acquisiti con carte in modalità contactless, quelli sui siti di e-commerce e quelli tramite bonifico.
Inoltre, l’analisi a livello territoriale suggerisce che l’aumento dei pagamenti elettronici a più elevato tasso di innovazione è stato più accentuato al Centro e nel Mezzogiorno, aree nelle quali, precedentemente alla pandemia, la diffusione di quei mezzi di pagamento era più contenuta nel confronto con il Nord del Paese.
L’incidenza degli acquisti online, invece, è cresciuta di più al Nord, caratterizzato da un ecosistema digitale più evoluto e colpito da una più acuta emergenza sanitaria e quindi da restrizioni più stringenti.