Pubblicato sulla Rivista di Diritto Bancario l’articolo di Gianmatteo Sabatino, Senior Lecturer e Ricercatore di Diritto Comparato ed Europeo, Istituto Italo-Cinese, Zhongnan University of Economics and Law, Wuhan, Repubblica Popolare Cinese, sui meccanismi politici dell’esercizio del credito nel diritto bancario cinese.
Il contributo si propone di analizzare lo sviluppo storico e l’attualità del diritto bancario cinese sotto una prospettiva particolare: quella della dimensione politica dell’esercizio dell’attività creditizia.
L’evoluzione del sistema bancario in Cina, dal periodo maoista alle riforme degli anni 1980 e 1990, sino alle più recenti modernizzazioni, viene così letta in congiunzione con il perfezionamento degli strumenti giuridici di controllo del potere pubblico sull’economia, nel contesto di un mercato del credito sempre più complesso e sfaccettato. Il contributo prende ad esempio l’Art. 34 della Legge sulle Banche Commerciali del 1995 – e specialmente la giurisprudenza su di esso – quale archetipo di clausola flessibile atta a garantire l’allineamento fra l’attività creditizia delle banche (a capitale pubblico o privato) e le strategie di sviluppo della nazione.
A livello locale, il medesimo allineamento viene ricercato a partire da un caso di studio concernente il rapporto fra banche rurali e cooperative agricole, operante nel contesto di reti relazionali pure funzionali al coordinamento degli interessi pubblici e privati nell’esercizio del credito.
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