Il dovere di agire informato da parte dei componenti del consiglio di amministrazione non può dirsi assolto nella mera richiesta di informazioni all’organo esecutivo, ma deve tradursi, tanto più nel caso in cui esse non siano esitate ovvero si presentino generiche o comunque non esaurienti, in iniziative concrete di proposta all’organo collegiale volte a correggere tale disfunzione. In ogni caso il componente, al fine di separare la sua responsabilità da quella della banca, deve manifestare in modo formale, all’interno delle sedute del consiglio di amministrazione, il proprio dissenso da una organizzazione e gestione dell’attività che già solo per tale fatto non appare conforme ai principi di buona amministrazione ed alla normativa particolarmente stringente in materia bancaria.