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Giurisprudenza

Sulla sospensione della delibera di esclusione del socio di S.r.l.

15 Novembre 2024

Elisabetta Trecani, Avvocato del Foro di Milano

Tribunale di Catanzaro, Sez. Specializzata Imprese, n. 534, del 13 giugno 2024 – Dott.ssa Ierardo

Di cosa si parla in questo articolo

In data 13 giugno 2024, Tribunale di Catanzaro (giudice dott.ssa Ierardo) si è pronunciato circa la legittimità della delibera di esclusione del socio di s.r.l. in relazione alle disposizioni statutarie e alla normativa vigente.

Nel caso de quo, parte ricorrente ha impugnato la delibera assembleare che disponeva la propria esclusione dalla società, chiedendone la sospensione, ritenendola ingiusta sia sotto il profilo del fumus bonis iuris (la delibera impugnata era stata adottata in violazione dell’art. 2473-bis c.c. dal momento che l’apertura della liquidazione giudiziale non era statutariamente prevista tra le cause di esclusione del socio), sia sotto il profilo del periculum in mora (la delibera comportava l’irrimediabile compromissione dei diritti sociali del ricorrente, spogliandolo, in particolare, della possibilità di avvalersi dei rimedi previsti dagli artt. 2475-ter, 2409 e 2476 del Codice Civile). 

Parte resistente si è opposta all’accoglimento della domanda cautelare evidenziando che la delibera di esclusione era fondata sull’interpretazione finalistica dello statuto, il quale “consentiva l’esclusione del socio allorquando, pur in assenza di un trasferimento della partecipazione sociale si perviene a un sostanziale mutamento della compagine sociale per effetto della mutata identità del socio, a dispetto dell’intuitus personae che caratterizza la società” e che “la permanenza della liquidazione giudiziale nella compagine (sociale) è fonte di grave nocumento per la società partecipata perché è di ostacolo all’accesso al credito”.

Il Tribunale ha accolto integralmente il ricorso sospendendo la delibera, stabilendo che le norme statutarie devono essere interpretate in modo rigoroso ed in conformità all’art. 2473 bis del Codice Civile – ai sensi del quale l’esclusione di un socio deve essere espressamente prevista dallo statuto della società e debitamente motivata, al fine di garantire una protezione adeguata dei diritti dei soci – e che la sospensione della delibera non avrebbe arrecato un danno irreparabile alla società, proteggendo, invece, i diritti della parte ricorrente. 

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