Con comunicato stampa n. 64 del 31 marzo 2022, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha reso nota la presentazione da parte del Governo di un emendamento al disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 17/2022 che prevede il differimento della deducibilità prevista per il 2022 della quota del 12 per cento dei componenti negativi (svalutazioni e perdite su crediti) ai sensi dei commi 4 e 9 dell’articolo 16 del decreto-legge 27 giugno 2015, n. 83.
Il differimento della deducibilità della quota del 12 per cento viene recuperato, in quote costanti, nei 4 esercizi successivi.
Al fine di garantire la neutralità finanziaria dell’emendamento si prevede che la deducibilità del 10 per cento dei componenti negativi prevista per il 2026 è anticipata al 2022 per una parte pari al 5,3 per cento.