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Tassa sulle transazioni finanziarie (TTF): via libera del Parlamento Europeo

24 Maggio 2012
Di cosa si parla in questo articolo

Il Parlamento Europeo ha approvato la Risoluzione legislativa del 23 maggio 2012 sulla proposta di direttiva del Consiglio concernente un sistema comune d’imposta sulle transazioni finanziarie e recante modifica della direttiva 2008/7/CE.

La risoluzione sulla tassa sulle transazioni finanziarie (TTF) è stata adottata con 487 voti a favore, 152 contrari e 46 astensioni.

Il Parlamento europeo ha confermato le aliquote fiscali proposte dalla Commissione (0,1% per azioni e obbligazioni e 0,01% per i derivati), con alcune esenzioni, fra cui, quella più sostanziale, riguarda i fondi pensione, che non sarebbero colpiti dall’imposta.

Secondo la relatrice Anni Podimata (S&D, EL), “La TTF rappresenta una parte integrante della strategia per uscire dalla crisi. Porterà una distribuzione più equa del peso della crisi e non causerà una ri-localizzazione al di fuori dell’UE, poiché il costo di quest’ultima è superiore al pagamento della tassa”.

Da segnalare la proposta del Parlamento, integrativa rispetto a quella della Commissione, di introduzione del c.d. “principio di emissione”, così da obbligare anche le istituzioni finanziarie con sede fuori dalla zona TTF a pagare la tassa, nel caso commerciassero titoli originariamente emessi all’interno della zona.

Mantenuto il c.d. “principio di residenza”, già previsto nel testo della Commissione, sì da coprire anche i prodotti finanziari emessi fuori dalla zona TTF, ma commercializzati da almeno un’istituzione con sede all’interno della zona.

In caso di mancato accordo sull’introduzione di una TTF che si applichi in tutta l’aera UE, il Parlamento, pur consapevole del fatto che l’introduzione della tassa in un numero molto limitato di paesi potrebbe creare problemi al mercato interno e della necessità di valutare con attenzione tali effetti negativi, propone di proseguire attraverso la procedura di cooperazione rafforzata così da permettere ai paesi membri aderenti di adottare legislazioni comuni.

Viene confermata l’agenda legislativa proposta dalla Commissione che prevede per il 31 dicembre 2013 il termine ultimo per gli Stati membri per adottare le leggi di attuazione e per il 31 dicembre 2014 la data di entrata in vigore di queste leggi.

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