In questi giorni un forte interesse si sta sviluppando attorno alle vicende che riguardano il Consiglio di Amministrazione di Telecom, su cui si è creato un forte conflitto tra organi sociali.
Il CdA, infatti, con decisione presa a maggioranza, ha formalmente contestato la legittimità della delibera di integrazione dell’ordine del giorno assembleare del 24 aprile, deliberata dal Collegio Sindacale in accoglimento della richiesta presentata da soci riconducibili al fondo Eliot.
Tale valutazione è stata supportata dai pareri forniti al CdA dai propri consulenti legali, oltreché da tre pareri pro veritate resi dai professori Piergaetano Marchetti, Giuseppe Portale e Roberto Sacchi.
Il CdA ha altresì annunciato l’intenzione di intraprendere ogni azione legale a tutela dei diritti e degli interessi di tutti i soci e della Società, ovvero quindi di impugnare la delibera del Collegio Sindacale.
I consiglieri dissidenti, oltre ad appoggiare il provvedimento dei sindaci, hanno segnalato criticamente come il nostro ordinamento prevede l’impugnazione da parte del Collegio Sindacale delle delibere del CdA, ma non conosca l’ipotesi inversa.
Il caso è, quindi, certamente peculiare. Per favorire una miglior comprensione della vicenda e delle motiviazioni del CdA, tra i contenuti correlati è indicato il link del sito della società dove sono pubblicati i suddetti pareri.