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Temporary Framework: dalla Commissione UE nuove misure e proroga dei termini

19 Novembre 2021
Di cosa si parla in questo articolo

La Commissione europea ha deciso di prorogare fino al 30 giugno 2022 il quadro temporaneo (Temporary Framework) per gli aiuti di Stato (la cui scadenza era prevista per il 31 dicembre 2021).

Al fine di accelerare ulteriormente la ripresa, la Commissione ha inoltre deciso di introdurre due nuove misure per creare, per un ulteriore periodo limitato, incentivi diretti per investimenti privati e misure di sostegno alla solvibilità.

Inoltre, la Commissione ha introdotto una serie di adeguamenti mirati, tra cui due nuovi strumenti per sostenere l’attuale ripresa dell’economia europea in maniera sostenibile:

  • misure di sostegno agli investimenti per aiutare gli Stati membri a superare la carenza di investimenti accumulata a causa della crisi. Gli Stati membri possono predisporre incentivi per gli investimenti realizzati dalle imprese e utilizzare questo strumento per accelerare la transizione verde e digitale. Questo strumento è a disposizione degli Stati membri fino al 31 dicembre 2022; e
  • misure di sostegno alla solvibilità per mobilitare fondi privati e renderli disponibili per investimenti nelle piccole e medie imprese (PMI), comprese le start‑up e le piccole imprese a media capitalizzazione. Questo strumento è a disposizione degli Stati membri fino al 31 dicembre 2023.

Inoltre, tra le altre modifiche, la Commissione ha: i) prorogato dal 30 giugno 2022 al 30 giugno 2023 la possibilità per gli Stati membri di convertire gli strumenti rimborsabili (ad esempio garanzie, prestiti, anticipi rimborsabili) concessi in applicazione del quadro di temporaneo in altre forme di aiuto, come le sovvenzioni dirette; ii) adeguato gli importi massimi di taluni tipi di aiuto in maniera proporzionale rispetto alla proroga della durata; iii) fornito chiarimenti sul ricorso alle norme eccezionali in materia di flessibilità degli orientamenti della Commissione sul salvataggio e la ristrutturazione; e iv) prorogato per altri tre mesi (dal 31 dicembre 2021 al 31 marzo 2022) l’elenco modificato dei paesi con rischi non assicurabili sul mercato, nel contesto dell’assicurazione dei crediti all’esportazione a breve termine (STEC).

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