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Temporary Framework: verso l’applicazione alla transizione green

9 Febbraio 2023
Di cosa si parla in questo articolo

La Commissione europea ha inviato agli Stati membri, per consultazione, una bozza di proposta per trasformare il Quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato (Temporary Framework) in un Quadro temporaneo di crisi e transizione (Temporary Crisis and Transition Framework) per facilitare e accelerare la transizione verde dell’Europa.

Questa proposta fa parte del Green Deal europeo e, in particolare, contribuisce al suo secondo pilastro che mira a garantire un accesso più rapido ai finanziamenti per le imprese che operano nell’UE.

La proposta odierna di un Temporary Crisis and Transition Framework mira a stimolare gli investimenti per una più rapida introduzione delle energie rinnovabili, nonché a sostenere la decarbonizzazione dell’industria e la produzione di attrezzature necessarie per la transizione a zero impatto, preservando al contempo l’integrità e la parità di condizioni nel mercato unico.

Modifiche proposte nell’ambito del Temporary Crisis and Transition Framework

In particolare, le modifiche proposte dalla Commissione sono volte a:

Facilitare ulteriormente l’introduzione delle energie rinnovabili e la decarbonizzazione dell’industria, prevedendo la possibilità di:

  • sostenere la diffusione di tutte le fonti di energia rinnovabile;
  • concedere aiuti per le tecnologie meno sviluppate, come l’idrogeno rinnovabile, senza una gara d’appalto, a condizione che siano previste alcune salvaguardie per garantire la proporzionalità del sostegno pubblico;
  • incentivare gli investimenti che portano a una riduzione significativa delle emissioni includendo massimali di aiuto più elevati e calcoli semplificati (ad esempio, l’aiuto sarebbe semplicemente determinato come una quota dei costi di investimento).

Sostenere gli investimenti nella produzione di attrezzature strategiche necessarie per la transizione a zero impatto, al fine di accelerare la transizione verso un’economia sostenibile e superare l’attuale crisi energetica.

In particolare, la Commissione propone di affrontare il gap di investimenti produttivi nei settori strategici per la transizione verde.

Ciò avviene nel contesto delle sfide globali che minacciano di dirottare i nuovi investimenti in questi settori a favore di Paesi terzi al di fuori dell’Europa.

In particolare, la Commissione propone di autorizzare il sostegno degli Stati membri alla produzione di batterie, pannelli solari, turbine eoliche, pompe di calore, elettrolizzatori, nonché alle relative materie prime critiche necessarie per la produzione di tali apparecchiature.

Per i progetti che si svolgono in regioni svantaggiate dell’UE (dove il PIL pro capite è inferiore al 75% della media dell’UE) o che comportano un investimento in diversi Stati membri e per i quali è disponibile un sostegno in un Paese terzo, sarebbe consentito un ulteriore aiuto proporzionale che corrisponde al livello di sostegno offerto nei Paesi terzi, fino a quanto necessario per consentire l’investimento in Europa.

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