L’EBA ha pubblicato una lettera di non intervento in cui si afferma che le autorità competenti non devono dare priorità ad alcuna azione di vigilanza o di applicazione in relazione alle nuove disposizioni sul confine applicativo tra banking book e trading book.
Le modifiche al regolamento sui requisiti patrimoniali (CRR II) hanno introdotto alcuni elementi degli standard di Basilea sulla delimitazione tra trading book e banking book, che entreranno in vigore a partire dal 28 giugno 2023.
Nell’ambito del processo legislativo in corso per la modifica del CRR II, sia il Consiglio che il Parlamento, nelle loro rispettive posizioni, hanno proposto di posticipare la data di applicazione delle disposizioni sui confini al 1° gennaio 2025.
Tuttavia, lo sforzo dei legislatori di rinviare la data di applicazione delle disposizioni sui confini è nullo se il processo legislativo si conclude dopo il 28 giugno 2023.
L’applicazione anticipata delle disposizioni sui limiti rispetto al resto del quadro di revisione fondamentale del trading book (Fundamental Review of the Trading Book – FRTB) crea diversi problemi operativi significativi:
- In primo luogo, gli enti sarebbero soggetti a un’attuazione operativamente complessa e frammentata in due fasi del quadro di riferimento.
- In secondo luogo, sarebbero soggetti a un’applicazione frammentata, onerosa dal punto di vista operativo, delle regole per la riclassificazione delle posizioni e il trasferimento del rischio interno trading book e i non-trading books.
- In terzo luogo, non esistono paesi, a livello globale, che abbiano previsto un’applicazione in due fasi dei quadri di riferimento e di trasferimento del rischio interno.
Ciò porterebbe di fatto le istituzioni globali a essere soggette a requisiti normativi molto diversi a seconda del luogo in cui viene effettuata la gestione del rischio, con conseguente frammentazione del quadro normativo e, di conseguenza, dei mercati finanziari, oltre a potenziali problemi di disparità di condizioni.
Considerando le posizioni recentemente adottate dai legislatori e per alleviare l’onere operativo che gli istituti dovrebbero affrontare con un’attuazione in due fasi, l’EBA ha pubblicato un parere in cui si afferma che le autorità competenti non dovrebbero dare priorità ad alcuna azione di vigilanza o di applicazione in relazione alle nuove disposizioni sui confini tra tra banking book e trading book.