L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), la Commissione europea e la Banca centrale europea (BCE) hanno comunicato di aver varato una nuova struttura di governance per sostenere la transizione al ciclo di regolamento T+1 nell’Unione europea.
A seguito della relazione di ESMA contenente raccomandazioni sulla riduzione del ciclo di regolamento, la nuova struttura di governance è stata concepita per supervisionare e gestire gli aspetti operativi, normativi e tecnologici di questa transizione.
Dato l’elevato livello di interconnessione all’interno del mercato dei capitali dell’UE, è auspicabile un approccio coordinato in tutta l’Unione, che coinvolga le autorità, i partecipanti al mercato, le infrastrutture dei mercati finanziari e gli investitori.
Gli elementi chiave del nuovo modello di governance comprendono:
- un comitato di settore, composto da alti dirigenti e rappresentanti degli operatori di mercato
- diversi workstream tecnici, che operano nell’ambito dell’Industry Committee, che si concentrano sugli adattamenti tecnologici operativi necessari nelle aree interessate dal passaggio al T+1 (ossia trading, matching, clearing, settlement, securities financing, funding e FX, asset management, corporate events, settlement efficiency)
- due workstream più generali, che esamineranno la portata e gli aspetti legali e normativi di questi adeguamenti
- un comitato di coordinamento, presieduto da ESMA e con rappresentanti della Commissione UE, della BCE, di ESMA e del presidente del comitato di settore, che garantirà il coordinamento tra le autorità e il settore, fornendo consulenza sulle sfide che potrebbero sorgere durante la transizione.
L’accorciamento del ciclo di regolamento delle transazioni dall’attuale T+2 a un giorno lavorativo dovrebbe consentire un’esecuzione, una compensazione e un regolamento più rapidi delle transazioni in titoli, nonché un allineamento internazionale, a beneficio dell’intero ecosistema finanziario dell’UE.
Si ricorda che ESMA ha raccomandato l’11 ottobre 2027 come data ottimale per il passaggio al T+1 nell’UE: nella relazione, ha concluso che la transizione al T+1 dovrebbe essere attuata per fasi, con tappe fondamentali che comprendono gli aggiornamenti tecnologici, il coinvolgimento delle parti interessate e l’allineamento normativo.