Nella seduta di ieri 18 maggio il Senato ha definitivamente convertito in legge il decreto-legge 25 marzo 2011, n. 26, recante misure urgenti per garantire l’ordinato svolgimento delle assemblee societarie annuali (ddl n. 2715).
Come illustrato dal relatore sen. Mura (LNP), il provvedimento consente di posticipare i termini per la convocazione dell’assemblea annuale successiva alla chiusura dell’esercizio 2010 in favore di alcune tipologie di società quotate.
Il carattere di norma di portata generale finalizzata ad assicurare flessibilità alla gestione societaria, evidenziato dal Sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze Gentile, è stato contestato dai sen. Leddi, Fontana, Barbolini (PD), Lannutti (IdV) e Galioto (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI) che hanno rilevato come il provvedimento tenti inutilmente di intervenire nell’ambito del procedimento di acquisizione della Parmalat da parte del gruppo francese Lactalis, ponendo peraltro le basi, insieme ad altri provvedimenti già assunti dal Governo, per una nuova stagione dello Stato imprenditore in cui potrebbe venire meno la certezza del diritto per i privati che intendessero investire in Italia.
Diversa l’opinione dei sen. Mura (LNP) e Bonfrisco (PdL) che hanno evidenziato la necessità di intervenire per frenare scalate di importanti gruppi industriali nazionali da parte di gruppi stranieri, anche incentivando la possibilità di formare cordate di imprenditori nazionali.
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