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Trasparenza fiscale: dalla Commissione europea un nuovo pacchetto di misure

19 Marzo 2015
Di cosa si parla in questo articolo

Al fine di attuare un’efficace lotta all’evasione e all’elusione fiscale la Commissione ha presentato, in data 18 marzo, un pacchetto di misure fiscali fra cui una proposta di direttiva del Consiglio dell’Unione Europea, che modifica la Direttiva 2011/16/UE applicabile in materia fiscale nell’UE, sullo scambio automatico e obbligatorio di informazioni.

La Commissione, prendendo atto dell’ampio utilizzo di schemi di pianificazione fiscale in grado di trasferire gli utili d’impresa ove più conveniente, ha riconosciuto la necessità di approvare delle misure tese a evitare l’elusione fiscale.

Segnatamente, la proposta di direttiva introduce un sistema di tax ruling a livello comunitario mirato a impedire lo sfruttamento di complessi schemi elusivi, resi possibili grazie a sofisticate strutture societarie internazionali.

Mentre allo stato attuale la legislazione UE prevede lo scambio volontario di informazioni fra Stati Membri, la proposta introduce nuove regole che prevedono in particolare:

– lo scambio obbligatorio di informazioni di natura fiscale fra paesi europei, con cadenza periodica;

– la definizione del contenuto minimo di tali scambi di informazioni, al fine di uniformare le informazioni fiscali circolanti fra Stati Membri;

– la possibilità per gli Stati Membri di richiedere maggiori informazioni su specifici tax rulings se ritenuti significativi;

– l’impossibilità per i paesi europei di rifiutarsi di eseguire dette comunicazioni sulla base di ragioni di segretezza o di ordine pubblico.

In base alla proposta la Commissione avrebbe il potere di monitorare l’attuazione della direttiva.

Il pacchetto di misure comprende inoltre:

– l’impegno da parte della Commissione a verificare l’adottabilità di requisiti di trasparenza da parte delle multinazionali riguardo alcune informazioni di natura fiscale;

– una revisione del Code of Conduct on Business Taxation approvato dall’ECOFIN nel 1997;

– l’impegno a quantificare l’entità dell’evasione e dell’elusione fiscale negli Stati Membri;

– l’abrogazione della Direttiva 2003/48/CE in materia di tassazione dei redditi da risparmio, come modificata da ultimo con la Direttiva 2014/48/UE, al fine di definire con maggiore chiarezza le norme applicabili in materia nell’Unione Europea;

– la presentazione di un Piano d’Azione in materia di imposizione sulle società entro l’estate, al fine di rendere la fiscalità d’impresa più equa ed efficiente nel mercato interno.

La Commissione auspica che gli Stati Membri raggiungano un accordo sui tax rulings entro la fine del 2015, prevedendo in tal caso un’entrata in vigore al 1 gennaio 2016.

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