Con lettera al mercato del 14 luglio 2021, l’IVASS ha richiamato l’attenzione delle imprese vigilate sulla necessità di dottare corrette modalità di trattamento, ai fini prudenziali, degli investimenti in strumenti finanziari complessi e/o illiquidi.
La detenzione di tali attivi in portafoglio, consentita a tutte le imprese, sia che dispongano di un modello interno sia che facciano ricorso alla formula standard per il calcolo dei requisiti patrimoniali, richiede il pieno e concreto rispetto dei seguenti requisiti:
- l’ottemperanza al principio della persona prudente;
- l’implementazione di un efficace sistema di gestione dei rischi;
- la determinazione in modo indipendente del fair value degli strumenti illiquidi o complessi.
Al contempo, evidenzia l’IVASS, per le imprese che se ne avvalgono, è fondamentale la verifica continuativa, nel processo ORSA, del corretto utilizzo della standard formula, che comporta sia l’accertamento dell’adeguata rappresentazione e ponderazione dei rischi aziendali sia quello dell’idoneità della standard formula stessa a rappresentare il profilo di rischio della singola impresa.
Nel documento allegato sono richiamate, anche mediante il ricorso ad esempi concreti, le disposizioni normative e regolamentari di riferimento, nonché i criteri che devono ispirare le compagnie nella identificazione dei fattori di rischio, nella classificazione e valutazione degli strumenti finanziari, nel calcolo del requisito patrimoniale quando operano in regime di standard formula.