Il Presidente della Consob Paolo Savona è intervenuto in audizione presso la Commissione Parlamentare d’inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti.
In particolare, evidenzia Savona, l’esperienza di vigilanza della Consob fa emergere anche alcuni comportamenti ricorrenti:
- la modalità per raggiungere il potenziale investitore implicano ormai quasi sempre tecniche di marketing molto aggressive e “furbe” come mail, chat, social network, oltre alle più tradizionali telefonate;
- i soggetti abusivi sono spesso società fittizie che dichiarano di avere sede in paesi extra‐europei o che, se apparentemente localizzate in UE, sono di fatto irreperibili. Spesso questi operatori dichiarano di essere autorizzati da Autorità europee;
- le attività proposte al consumatore riguardano spesso servizi di trading su piattaforme web e strumenti finanziari di complessa comprensione, come derivati con sottostanti valute, indici di borsa, materie prime e, sempre più frequentemente, criptovalute;
- i prodotti offerti abusivamente sono sempre più “atipici” e collegati al mondo delle cripto-attività, ambito nel quale è possibile subire perdite integrali del proprio investimento;
- lo schema truffaldino è molto spesso riconducibile al noto “schemi Ponzi” che assicura alti rendimenti ai primi clienti, creando un’illusione di guadagno per attrarre ulteriori clienti che subiranno perdite pesanti nel momento in cui la catena di interrompe. Inoltre, agli investitori viene spesso prospettato un ulteriore guadagno per il procacciamento di ulteriori clienti. Questi ultimi schemi configurano pratiche commerciali scorrette che la CONSOB segnala all’Autorità Antitrust.
I rischi per gli investitori nel mondo digitale delle cripto-attività hanno peraltro caratteristiche nuove di cui è necessario tenere conto:
- i valori sono estremamente volatili;
- vi è totale assenza di tutele legali;
- vi è il miraggio di “commissioni zero”;
- le informazioni sono rese ad arte inintellegibili;
- i prezzi sono opachi e manipolabili:
- si è esposti a enormi rischi di pirateria informatica e di discontinuità operativa;
- l’attività assume spesso la forma di un “gioco”;
- si è coinvolti grazie all’uso spregiudicato e “modaiolo” dei social.
Per questi motivi, continua Savona, la Consob ha in altre occasioni segnalato l’urgenza di introdurre disposizioni che includano tutele specifiche nella fase precedente l’informativa precontrattuale, essendo proprio la pubblicità on-line il primo strumento tramite cui si intercetta l’attenzione del risparmiatore inesperto che viene indotto a compilare moduli presenti on-line.