Pubblicato il Quaderno giuridico Consob n. 28 “La mappatura dei prodotti finanziari nella prospettiva della tutela del risparmiatore” a cura di Filippo Annunziata (Università Bocconi di Milano), Alberto Lupoi (Università di Padova), Dario Colonnello (Ufficio Studi Giuridici della Consob) e con prefazione di Antonella Sciarrone Alibrandi (Università Cattolica del Sacro Cuore).
La Direttiva 2014/65/UE (MiFID II) sulla prestazione dei servizi di investimento ha introdotto una serie di presidi a tutela dei risparmiatori che acquistano strumenti finanziari attraverso intermediari abilitati, come ad esempio le regole relative all’adeguatezza e all’appropriatezza, ed ha introdotto la disciplina in materia di governo del prodotto.
Tuttavia, nonostante gli sforzi profusi, ci sono ancora alcune aree di miglioramento.
Ad esempio, c’è la necessità di gestire il rischio di conflitti d’interesse che si verificano quando gli emittenti di prodotti finanziari sono anche distributori. Inoltre, ci sono incertezze sull’applicazione delle regole che disciplinano la profilazione dei prodotti finanziari, con il possibile effetto di una tutela poco omogenea dei risparmiatori nell’Unione Europea.
Il Quaderno Giuridico della Consob intende contribuire al dibattito sulla normativa europea. Lo studio parte dalla constatazione che per minimizzare i rischi di misselling, è necessario che la profilazione del cliente realizzata tramite il “questionario Mifid” sia accompagnata da un’adeguata mappatura dei prodotti finanziari.
Tuttavia, il quadro normativo attuale si concentra sulla profilazione della clientela dei servizi d’investimento, affidando la mappatura dei prodotti finanziari alla diligenza degli intermediari.
Il Quaderno Giuridico evidenzia alcuni elementi critici sul tema del misselling di prodotti finanziari alla clientela retail, che riguardano non solo l’Italia ma anche altri paesi dell’Unione Europea.
Per migliorare l’applicazione della regola di adeguatezza, lo studio suggerisce di creare un set standardizzato di dati e informazioni di profilatura dei prodotti finanziari a livello europeo, per una successiva condivisione nella piattaforma europea Esap.
Inoltre, viene suggerito l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per la determinazione e condivisione dei dati e informazioni di profilatura, con l’obiettivo di minimizzare i costi per le imprese.