L’Unità di Informazione Finanziaria ha trasmesso al Ministro dell’Economia e delle Finanze per il successivo inoltro al Parlamento il Rapporto sull’attività svolta nel 2012, come previsto dall’articolo 6 del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231. Nel Rapporto vengono riepilogati, fra l’altro, i principali dati relativi all’attività di contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.
Come si legge nel comunicato stampa in allegato, le segnalazioni di operazioni sospette complessivamente pervenute all’Unità di Informazione Finanziaria sono state oltre 67.000, ancora in forte crescita (36,6%) rispetto all’anno precedente; circa 170 segnalazioni hanno riguardato sospetti casi di finanziamento del terrorismo. Oltre il 96% delle segnalazioni proviene da banche e intermediari finanziari (circa 65.000); le segnalazioni dei professionisti e delle imprese non finanziarie, pur restando molto contenute rispetto alla numerosità dei potenziali segnalanti, sono aumentate da poco meno di 500 a quasi 2.400, principalmente per effetto delle segnalazioni dei notai cresciute dell’80%. La regione da cui proviene il maggior numero di segnalazioni di operazioni sospette è la Lombardia (19% del totale), seguita da Lazio e Campania (ciascuna 12% del totale).