L’Unità di informazione finanziaria con comunicazione del 9 agosto 2011 ha aggiornato lo schema operativo del 24 settembre 2009 relativo ai comportamenti anomali riconducibili all’usura.
La corretta individuazione del profilo economico – finanziario del cliente e il continuo aggiornamento delle relative informazioni, scrive l’UIF, costituiscono un presupposto indispensabile per assicurare un efficace adempimento degli obblighi di segnalazione di operazioni sospette. Andrà pertanto prestata particolare attenzione ai clienti censiti genericamente, e spesso impropriamente, con il codice di attività economica “famiglie consumatrici” e ai rapporti ancora attivi intestati a società da tempo cessate.
Non solo. L’UIF richiama l’attenzione alle operazioni frazionate, anche di modesto importo, nonché alle possibili relazioni tra il fenomeno dell’usura e le operazioni di credito su pegno.
Al fine di migliorare le capacità di rilevare i profili di sospetto, è opportuno – secondo l’UIF – che gli intermediari adottino procedure di selezione automatica delle operazioni anomale che, sfruttando anche le informazioni contenute in archivi diversi dall’Archivio Unico Informatico, consentano di individuare efficacemente le operazioni di usura.
In tale contesto, si fornisce – ai sensi dell’art. 6, comma 7, lettera b) del decreto legislativo n. 231 del 2007 e successive modifiche e integrazioni – l’accluso schema operativo, che descrive possibili anomalie relative a un’operatività riconducibile al fenomeno usura, tradizionalmente distinte in anomalie inerenti il profilo soggettivo e quello oggettivo.