Tra le numerose misure di reazione ai gravi effetti che la pandemia Covid-19 ha causato sul sistema economico italiano il recente Decreto Rilancio, la cui adozione ha avuto un percorso denso di difficoltà e ritardi, ha posto un’attenzione particolare su diversi aspetti legati al sostegno e al rilancio dell’innovazione tecnologica, riservando ampio spazio ad una serie di interventi in favore dell’ecosistema dell’impresa innovativa di piccola e di media dimensione oltre che di nuova istituzione.
Al fine di favorire e di promuovere, necessariamente ed in via d’urgenza, meccanismi operativi capaci di convogliare verso l’economia reale flussi di risorse sufficienti per tentare di contrastare le conseguenze dovute al c.d. lockdown, tra le quali la vertiginosa caduta nei livelli di offerta e di domanda di beni e di servizi in quasi tutti i settori economici, il nostro Governo ha dettato un ampio pacchetto di misure destinate alle imprese start-up innovative ed alle Pmi innovative. Queste, con ogni evidenza, sono ritenute di importanza strategica per il raggiungimento degli obiettivi politico-economici connessi all’immediato sostegno di tutto il sistema ed allo stimolo della ripartenza e della ripresa interna. Il binomio tra iniziativa imprenditoriale privata ed innovazione tecnologica ha assunto, in tal modo, una rinnovata centralità nelle azioni di Governo, influenzando presupposti ed obiettivi dei nuovi interventi, volti a individuare adeguati strumenti che possano garantire stabilità e crescita, sia nel breve sia nel lungo periodo.
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