L’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA) ha pubblicato i risultati di uno studio comparativo a livello europeo sulla valutazione nei modelli interni del rischio di sottoscrizione danni (ovvero il rischio connesso ad attività assicurative del ramo danni).
Il rischio di sottoscrizione danni contribuisce in modo significativo alla determinazione del requisito di capitale di solvibilità (SCR) delle imprese di assicurazione e riveste un’importanza rilevante per la maggior parte delle imprese che utilizzano il modello interno.
Di conseguenza, il Consiglio delle autorità di vigilanza dell’EIOPA ha deciso di effettuare uno studio comparativo a livello europeo sul rischio di sottoscrizione danni nei modelli interni (NLCS) all’inizio del 2020.
Lo studio ha analizzato i modelli interni di 75 assicuratori europei appartenenti a 31 gruppi assicurativi, al fine di valutarne le differenze e capire se, ed in quale misura, questi valutano rischi simili in modo coerente.
EIOPA ha inoltre esaminato i profili di rischio di sottoscrizione del ramo danni al fine di identificare le cause che hanno influenzato il capitale di rischio, nei primi cinque anni dall’introduzione di Direttiva Solvency II.
Le conclusioni cui è giunto lo studio dell’EIOPA possono così sintetizzarsi:
- Livello di capitale: imprese con distribuzioni economiche di profitti e perdite simili hanno mostrato notevoli differenze nel loro livello di capitale, che non sono aumentate o diminuite nel tempo, suggerendo che l’allocazione del capitale delle imprese è rimasta stabile.
- Differenze nella misurazione del rischio: molte imprese con un livello di capitale inferiore si basavano su stime incerte degli utili futuri per calcolare il premio di rischio; tali differenze nel modo di contabilizzare gli utili futuri hanno indotto le autorità di vigilanza europee a svolgere ulteriori analisi in materia.
- Confronto con la formula standard: le imprese che utilizzano modelli interni hanno mostrato variazioni significative e intensità patrimoniali generalmente inferiori per il rischio di premio, e di riserva, rispetto ai calcoli con formula standard.
- Rendicontazione: la maggior parte delle imprese era ben preparata all’introduzione dei modelli di segnalazione quantitativa per i modelli interni alla fine del 2023 a livello UE, con alcune eccezioni; i modelli armonizzati a livello SEE hanno consentito un approccio comune nella lettura e nell’elaborazione dei dati, riducendo così l’onere aggiuntivo di rendicontazione.
- Inflazione: la maggior parte delle imprese modella l’inflazione sulla base delle tendenze passate e può affidarsi ad un giudizio esperto ad hoc quando il percorso dell’inflazione cambia; le analisi hanno dimostrato che un’inflazione moderata e duratura può avere un impatto maggiore sulle imprese rispetto a picchi temporanei. Pertanto, le imprese dovrebbero monitorare il rischio di inflazione e la loro esposizione ad esso, in quanto i cambiamenti nell’andamento dell’inflazione potrebbero portare a un aumento del requisito patrimoniale di solvibilità.
Le conclusioni dello studio saranno ulteriormente prese in considerazione dalle autorità di vigilanza nazionale delle singole imprese e dei gruppi.
Le imprese identificate come outlier (valori anomali) sono state oggetto di attenzione e le autorità di vigilanza nazionali competenti stanno attualmente conducendo azioni di follow-up.
Alcune azioni di vigilanza hanno anche già portato a modifiche dei modelli interni.
L’EIOPA sosterrà le autorità di vigilanza nazionali nel follow-up e monitorerà l’evoluzione dei risultati.