Il Dipartimento del tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha posto in pubblica consultazione la bozza schema di decreto ministeriale con cui, ai sensi dell’articolo 17-bis, comma 8-ter del decreto legislativo 13 agosto 2010, n.141, come introdotto dall’articolo 8, comma 1, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 90, verranno definite le modalità e la tempistica con cui i prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale sono tenuti a comunicare al Ministero dell’economia e delle finanze la propria operatività sul territorio della Repubblica italiana.
Riprendendo la definizione introdotta dal decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 90, il provvedimento in consultazione chiarisce che la valuta virtuale seppur “utilizzata come mezzo di scambio per l’acquisto di beni e servizi” (…) “non è emessa da una banca centrale o da un’autorità pubblica, non è necessariamente collegata a una valuta avente corso legale”.
Sono inclusi nell’obbligo di comunicazione anche gli operatori commerciali che accettano le valute virtuali quale corrispettivo di qualsivoglia prestazione avente ad oggetto beni, servizi o altre utilità. L’iniziativa mira a realizzare una prima rilevazione sistematica del fenomeno, a partire dalla consistenza numerica degli operatori del settore che, a regime, dovranno ad iscriversi in uno speciale registro tenuto dall’OAM, l’Organismo degli Agenti e dei Mediatori, per poter esercitare la loro attività sul territorio nazionale.
La consultazione scadrà il prossimo 16 febbraio 2018.