Il Segretario Generale dell’IVASS, Stefano De Polis, è intervenuto in audizione avanti la Commissione Parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario in merito alle polizze dormienti.
In particolare, nel corso dell’audizione, De Polis ha evidenziato come il contrasto al fenomeno delle polizze dormienti a tutela dei diritti dei beneficiari si sia fondato sino ad oggi su rilevazioni massive e incrocio di milioni di codici fiscali da parte di IVASS con l’Anagrafe tributaria, sulla conseguente messa a disposizione delle imprese delle relative risultanze, e la successiva, talvolta non semplice, individuazione e ricerca dei beneficiari.
Questa attività ha contribuito a tutelare gli aventi diritto alla prestazione assicurativa e, nel contempo, a individuare le polizze prescritte da devolvere al Fondo. Parallelamente gli interventi regolamentari stanno promuovendo l’indicazione nominativa del beneficiario nella polizza in luogo del generico “eredi legittimi” fino ad oggi diffuso nella prassi contrattuale.
È ora cruciale, ha sottolineato De Polis, che, in parallelo al completamento dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), siano definite le regole di accesso all’Anagrafe da parte delle imprese di assicurazione così come stabilito dalla legge del 2018, in modo che queste ultime siano in condizione di procedere ogni anno autonomamente alla verifica dei decessi, alla ricerca dei beneficiari e all’accertamento del presupposto per la devoluzione al Fondo delle polizze prescritte. L’obiettivo è, pertanto, quello di consentire quanto prima alle compagnie di gestire il fenomeno delle polizze dormienti e di quelle prescritte in modo tempestivo e sistematico, come richiesto dalla legge.