EBA ha pubblicato la relazione annuale sulla convergenza delle prassi di vigilanza bancaria per il 2022.
L’attività di vigilanza a livello di paesi europei in tutta l’UE ha raggiunto la maggior parte gli obiettivi definiti nel Programma europeo di esame della vigilanza dell’EBA per il 2022 (ESEP), anche se le autorità competenti stanno ancora sviluppando la loro valutazione dei rischi associati alla trasformazione digitale e alla governance ambientale, sociale e aziendale (ESG).
Le autorità competenti hanno inoltre dimostrato di essere in grado di reagire agli eventi macroeconomici che hanno influito sulla situazione finanziaria degli istituti sottoposti alla loro vigilanza, anche se lo scambio di informazioni e la cooperazione tempestivi dovrebbero essere rafforzati.
Infine, le autorità di vigilanza hanno applicato consapevolmente il principio di proporzionalità nelle loro pratiche di vigilanza bancaria.
Nel dettaglio, l’ESEP 2022 dell’EBA aveva individuato 5 temi chiave da sottoporre all’attenzione della vigilanza bancaria in tutta l’UE, ovvero:
- l’impatto della pandemia COVID-19 sulla qualità degli attivi,
- l’ICT,
- la trasformazione digitale,
- i rischi ESG e
- i rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo.
Nel 2022 è stato fatto un passo avanti nella supervisione di standard e solide pratiche di finanziamento.
L’attenzione della vigilanza sulla qualità degli attivi e sulle esposizioni in sofferenza si è spostata dal monitoraggio delle implicazioni della pandemia COVID-19 al monitoraggio delle conseguenze dell’invasione russa dell’Ucraina e del mutato contesto macroeconomico.
I rischi di sicurezza ICT e di outsourcing sono seguiti da vicino dalle autorità competenti e dai collegi di vigilanza, e le debolezze individuate richiedono una stretta attenzione in quanto ancora considerate elevate. Le autorità competenti, nel complesso, non si sono ancora adoperate per una revisione completa delle strategie di trasformazione digitale e della loro attuazione da parte dei diversi istituti.
I rischi ambientali e climatici fanno sempre più parte delle attività di vigilanza, ma la profondità delle loro valutazioni dipende dal modo in cui gli istituti hanno integrato il rischio ESG nelle loro strategie aziendali, nella loro propensione al rischio e nelle loro pratiche di emissione dei prestiti, nonché nel loro quadro di rischio, governance e reporting.
I rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo sono costantemente elevati e quindi coperti dalla maggior parte delle autorità competenti e dei collegi di vigilanza, ma la loro piena integrazione nel processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) è prevista per il 2023 con l’attuazione delle linee guida SREP riviste.
Inoltre, EBA evidenzia come le autorità di vigilanza hanno applicato consapevolmente il principio di proporzionalità nelle loro pratiche di vigilanza bancaria, sia nell’identificazione degli istituti da sottoporre a revisione, sia nel livello di valutazione effettuato.
Le interazioni e l’organizzazione dei collegi di vigilanza sono state nel complesso di qualità elevata, anche se EBA evidenzia la possibilità di migliorare alcuni aspetti procedurali delle decisioni congiunte.
Inoltre, EBA rileva possibilità di miglioramento nella cooperazione e nello scambio tempestivo di informazioni nei collegi di vigilanza laddove si verificano eventi di crisi, anche per individuare potenziali rischi emergenti.