Le ESAs, le tre Autorità di vigilanza europee (EBA, EIOPA ed ESMA), hanno pubblicato un Rapporto congiunto sulla revoca dell’autorizzazione delle banche per gravi violazioni delle norme antiriciclaggio e antiterrorismo (AML/CFT).
Il documento delle ESAs soddisfa l’obiettivo 5 del piano d’azione del Consiglio sull’antiriciclaggio del 2018, con cui era stato chiesto alle ESAs di:
- chiarire il grado di discrezionalità delle autorità di vigilanza prudenziale e i criteri per la revoca dell’autorizzazione conseguente ad una grave violazione delle norme AML/CFT;
- garantire un’interpretazione uniforme delle norme sulle gravi violazioni delle norme antiriciclaggio e antiterrorismo presenti nella Direttiva sui requisiti patrimoniali (CRD);
- assicurare un bilanciamento coerente della revoca della licenza, in particolare per quanto riguarda la necessità di preservare le funzioni critiche della banca, il coinvolgimento delle autorità di risoluzione, la protezione dei depositanti e la possibilità di sospendere il pagamento dei depositi da parte del sistema di garanzia dei depositi;
- individuare le misure a disposizione delle autorità prudenziali per mitigare i rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo e le violazioni delle norme antiriciclaggio e antiterrorismo.
Nel presente documento, le ESAs:
- auspicano l’introduzione di un motivo giuridico specifico per la revoca delle licenze in caso di gravi violazioni delle norme antiriciclaggio e antiterrorismo;
- chiedono di includere l’adeguatezza dei dispositivi e dei processi per garantire la conformità alle norme antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento del terrorismo quale condizione per la concessione dell’autorizzazione;
- sottolineano l’importanza di un’adeguata integrazione delle questioni relative all’antiriciclaggio e al contrasto al finanziamento del terrorismo nella proposta di regolamento sui mercati dei cripto-asset (MiCA);
- chiariscono che la revoca delle licenze va considerata quale misura di ultima istanza, soggetta a una valutazione discrezionale e di proporzionalità;
- stabiliscono criteri uniformi per la nozione di grave violazione delle norme antiriciclaggio e antiterrorismo, evidenziando che l’identificazione di una grave violazione è soggetta a una valutazione caso per caso da parte dell’autorità di vigilanza;
- forniscono un’analisi preliminare dell’interazione tra le gravi violazioni delle norme AML/CFT ed il regime di gestione e risoluzione delle crisi, nonché una prima mappatura delle criticità operative e normative.