Con Circolare del 9 gennaio 2015 il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha fornito i propri chiarimenti sulle nuove disposizioni della Legge 15 dicembre 2014, n. 186, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 292 del 17 dicembre 2014, in materia di collaborazione volontaria per l’emersione e il rientro di capitali detenuti all’estero (c.d. voluntary disclosure).
In particolare la Circolare ha precisato come l’approvazione delle norme sulla voluntary disclosure non abbia alcun impatto sull’applicazione delle sanzioni e dei presidi previsti dal decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, in materia di contrasto del riciclaggio e di finanziamento al terrorismo, che pone obblighi di collaborazione attiva strumentali alla prevenzione dei fenomeni di circuitazione di capitali di provenienza illecita.
Anche rispetto alle attività volontariamente dichiarate al fisco, restano pertanto immutati l’obbligo di attivare le procedure di adeguata verifica della clientela, incluso l’obbligo di identificazione del titolare effettivo e l’applicazione di misure rafforzate di adeguata verifica della clientela, nel caso di elevato rischio di riciclaggio o finanziamento del terrorismo, e gli obblighi di registrazione e di segnalazione di eventuali operazioni sospette.