Il MEF, con comunicato del 15 febbraio scorso, annuncia che Austria, Francia, Italia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti hanno concordato una proroga dell’accordo sulla transizione dalle imposte sui servizi digitali esistenti (web tax) alla nuova soluzione multilaterale, concordata dal Quadro Inclusivo dell’OCSE/G20.
L’8 ottobre 2021 era infatti stato raggiunto uno storico accordo tra oltre 130 Paesi del Quadro Inclusivo dell’OCSE/G20 su un pacchetto di riforme del quadro fiscale internazionale fondato su due pilastri.
Alla luce del proseguimento dei negoziati multilaterali nell’ambito del Quadro Inclusivo dell’OCSE/G20, e coerentemente con il nostro costante impegno a lavorare insieme per raggiungere un consenso, Austria, Francia, Italia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti hanno annunciato oggi una proroga del compromesso politico stabilito nella dichiarazione congiunta del 21 ottobre 2021, sulla c.d. “tregua dalla web tax“, fino al 30 giugno 2024, in linea con la tempistica rivista.
Il 18 dicembre 2023 il Quadro Inclusivo dell’OCSE/G20 sull’erosione della base imponibile e lo spostamento degli utili (il “Quadro Inclusivo”) ha pubblicato infatti una dichiarazione in cui aveva chiesto la finalizzazione del testo della convenzione multilaterale del Primo Pilastro entro la fine di marzo 2024, con l’obiettivo di una cerimonia di firma entro la fine di giugno 2024.
Pertanto, in vista della tempistica rivista per l’adozione e la firma della convenzione multilaterale del Primo Pilastro, i Partecipanti hanno deciso di prorogare il compromesso politico stabilito nella Dichiarazione congiunta del 21 ottobre, fino al 30 giugno 2024.
La dichiarazione congiunta aggiornata incorpora le disposizioni della Dichiarazione congiunta del 21 ottobre.