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La loro funzione principale è quella di risolvere le divergenze di orientamenti tra le singole sezioni o di pronunciarsi su questioni di particolare rilevanza. La loro competenza per decidere questioni di diritto è prevista rispettivamente dall’art. 374 c.p.c. nel processo civile e dall’art. 618 c.p.p. nel processo penale.
Le sentenze delle Sezioni Unite, espresse da otto consiglieri e presiedute dal Primo Presidente della Corte di Cassazione, sono pertanto considerate la massima espressione della giurisprudenza italiana e forniscono un orientamento definitivo su questioni di diritto.
Le Sezioni Semplici della Cassazione sono infatti vincolate a non adottare un’interpretazione contraria a quella già espressa dalle Sezioni Unite, ma esistono delle eccezioni:
Il Presidente della Corte di Cassazione, su richiesta del Procuratore Generale, dei difensori delle parti o anche d’ufficio, può assegnare il ricorso alle Sezioni Unite.
Inoltre, il d. lgs. 40/2006 ha ridefinito il rapporto tra Sezioni Unite e Sezioni Semplici, stabilendo che il primo presidente può disporre che la Corte pronunci a Sezioni Unite sui ricorsi che propongono una questione di diritto già oggetto di pronunce in senso difforme da parte delle Sezioni Semplici e su quelli che rappresentano una questione di massima particolare importanza.
Piermaria Della Rocca, Dottore in Giurisprudenza
Michele Massironi, Partner, La Scala Società Tra Avvocati
Federica Grasselli, Dottore di Ricerca in “Diritto ed Impresa”, Università LUISS Guido Carli
Margherita Domenegotti, Partner, La Scala Società Tra Avvocati
Chiara Gennaro, Senior Associate, La Scala Società Tra Avvocati